È importante conoscere le linee guida dell’Unesco per la Rete Mondiale delle Learning Cities, le città che apprendono. Conoscerle per misurare la nostra distanza da una rinnovata visione dell’apprendimento e, in particolare, dall’avere realizzato l’istruzione permanente per tutti.
Forse nel nostro Paese nutriamo la presunzione di aver compiuto grandi passi avanti in materia di istruzione, è un’illusione che si può continuare a coltivare solo rimanendo ancorati a categorie già inadeguate nel secolo scorso e che oggi in tante parti del mondo si stanno rivedendo.
Basta scorrere le sei caratteristiche che per l’Unesco deve avere una learning city per comprendere dove è necessario impegnarsi per fare di una città, una città che apprende:
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Promuovere l’apprendimento inclusivo, da quello di base agli studi universitari;
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Rivitalizzare l’apprendimento nelle famiglie e nella comunità;
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Facilitare l’apprendimento continuo e nei luoghi di lavoro;
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Estendere l’uso delle moderne tecnologie per l’apprendimento;
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Migliorare la qualità e l’eccellenza dell’apprendimento;
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Coltivare la cultura dell’apprendimento per tutta la vita.
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