C’è una strana coincidenza tra l’inizio della discussione alla VII Commissione della Camera e quello che accade al di là dell’oceano negli Stati Uniti, si discute dello stesso tema, di educazione alla sessualità nelle scuole, in particolare del ruolo delle famiglie in merito al consenso informato. La differenza però sta nel fatto che la sentenza emessa dalla Corte Suprema degli Stati Uniti venerdì 27 giugno, con la quale si stabilisce che i genitori hanno il diritto, in base alla loro religione, di esentare i propri figli dall’uso di libri di fiabe a tema LGBTQ+ nelle scuole, riguarda la scuola dell’infanzia e la scuola primaria.
Da noi neppure ci si pensa, il disegno di legge del Ministro Valditara e quelli presentati da Lega e Fratelli d’Italia, che la commissione parlamentare ha accorpato, escludono a priori la scuola dell’infanzia e la scuola primaria da ogni contaminazione relativa all’educazione sessuale o ai temi attinenti la sessualità.
Di questa sentenza ne scrive Education Week del 30 giugno che riporta un articolo a firma di Mark Walsh e vale la pena conoscere di cosa si tratta per rendersi conto di quanto potrebbe accadere presto anche al nostro sistema scolastico.
La sentenza valida per le scuole di tutto il paese consentirà ai genitori con preoccupazioni religiose non solo di esentare i propri figli, ma anche di sollevare altre obiezioni in merito alle scelte curriculari della scuola. La Corte ha affermato che il rifiuto del consiglio scolastico di consentire l’opt-out viola il diritto costituzionale dei genitori di tutelare l’educazione religiosa dei propri figli.
La sentenza della Corte è passata con sei voti a favore e tre voti contrari dei giudici Sonia Sotomayor, Elena Kagan e Ketanji Brown Jackson. Sonia Sotomayor ha avvertito come la decisione potrebbe erodere il ruolo fondamentale dell’istruzione pubblica, citando una precedente sentenza della Corte Suprema del 1987 in cui le scuole sono descritte come “il simbolo della nostra democrazia e il mezzo più pervasivo per promuovere il nostro destino comune”. Quella visione, ha sostenuto, “diventerà un mero ricordo se i bambini dovranno essere protetti dall’ esposizione a idee e concetti che potrebbero essere in conflitto con le convinzioni religiose dei loro genitori”. “Una cosa è chiara”, ha aggiunto la giudice Sotomayor, “il danno al sistema di istruzione pubblica americano sarà profondo”.
Il caso riguarda il distretto scolastico della contea di Montgomery, appena fuori Washington, che conta 160.000 studenti. Dal 2022 il distretto del Maryland utilizza i libri di fiabe con temi LGBTQ+ nel suo curriculum di inglese/arti linguistiche. All’inizio, ha consentito ai genitori religiosi di escludere i propri figli, prima di mutare la propria decisione e porre fine agli esoneri, a fronte di un numero crescente di richieste di non partecipare alle letture che avrebbe finito con il trasmettere un messaggio sbagliato agli studenti le cui famiglie includono membri della comunità LGBTQ+.
I libri di fiabe attualmente in uso nella scuola materna e nelle classi elementari sono Born Ready, Intersection Allies, Prince & Knight e Uncle Bobby’s Wedding, tutti con personaggi e temi LGBTQ+.
Li ho trovati su Amazon e per ciascuno di questi riporto la presentazione che ne fa il sito.
Jodie Patterson, attivista e presidente del consiglio di amministrazione della Human Rights Campaign Foundation, condivide l’esperienza del figlio transgender in questo importante albo illustrato su identità e accettazione.
Penelope sa di essere un ragazzo. Il problema è far sì che tutti gli altri se ne rendano conto.
Patterson condivide le frustrazioni e i trionfi del figlio Penelope nel suo percorso per condividere se stesso con il mondo. Le esperienze di Penelope dimostrano ai bambini che essere fedeli a se stessi e a chi si è veramente rende sempre più forti.
Una celebrazione della solidarietà, dell’alleanza e della comunità… Una risorsa accogliente per conversazioni su uguaglianza e giustizia sociale che mostra ai lettori come le identità siano composte da una miriade di influenze.
Nata da un’idea di tre sociologhe di colore, Intersection Allies è un’introduzione fluida e gioiosa al femminismo intersezionale. I nove personaggi interconnessi descrivono con orgoglio se stessi e le loro esperienze, affrontando argomenti che spaziano dalla disabilità fisica all’intermediazione linguistica, offrendo l’opportunità di essere orgogliosi di una storia personale e di entrare in contatto con la lotta collettiva per la giustizia.
Il legame di gruppo è alla base del messaggio di alleanza e uguaglianza. Quando le cose si fanno difficili, i ragazzi si sostengono a vicenda per quello che sono: Parker difende Kate, un personaggio genderfluid che rinuncia alle gonne in nome di un mantello da supereroe; Heejung accoglie Yuri, un rifugiato in fuga dalla guerra, nella loro comunità; e la famiglia di Alejandra si prende cura di Parker dopo la scuola mentre sua madre lavora.
Con splendide illustrazioni in ogni pagina di Ashley Seil Smith, oltre a potenti introduzioni dell’attivista e docente di diritto Dott.ssa Kimberlé Crenshaw, che ha coniato il termine “intersezionalità”, e della Dott.ssa Ange-Marie Hancock Alfaro, autrice di Intersectionality: An Intellectual History.
In questa fiaba moderna, un nobile principe e un coraggioso cavaliere si uniscono per sconfiggere un terribile mostro e, nel frattempo, trovano il vero amore in un luogo del tutto inaspettato.
C’era una volta, in un regno lontano da qui, un principe in lizza per il trono, così i suoi genitori si misero alla ricerca di una sposa gentile e degna. I tre viaggiarono in lungo e in largo per il regno, ma il principe non trovò esattamente quello che cercava nelle principesse che incontrarono.
Mentre erano via, un terribile drago minacciò la loro terra e tutti i soldati fuggirono. Il principe corse indietro per salvare il suo regno dalla pericolosa bestia e incontrò un coraggioso cavaliere con un’armatura scintillante. Insieme combatterono il drago e scoprirono quel qualcosa di speciale che il principe stava cercando da sempre. Questo libro è pubblicato in collaborazione con GLAAD per accelerare l’inclusività e l’accettazione della comunità LGBTQ.
Lo zio preferito di Chloe si sposa e lei non ne è felice. Ma dopo una giornata magica con lo zio Bobby e il suo fidanzato, Jamie, Chloe si rende conto che non sta perdendo uno zio, ma ne sta guadagnando uno. Selezionato da Kirkus Reviews come uno dei migliori albi illustrati del 2020 e dall’American Library Association come titolo della Rainbow Book List del 2021, celebra la famiglia con questo splendido albo illustrato.
Inserito nella lista dei migliori libri dell’anno di Bank Street.
Due libri che inizialmente facevano parte del programma della contea di Montgomery sono stati successivamente ritirati: My Rainbow e Pride Puppy!
Una mamma mette in pratica l’amore creando la parrucca perfetta color arcobaleno per la figlia transgender.
La calda luce del sole mattutino e l’amore riempiono la casa delle Neal. E in una giornata tranquilla, il tempo dedicato al gioco porta a un’importante consapevolezza: Trinity desidera avere i capelli lunghi come le sue bambole. Ne ha bisogno per esprimere chi è veramente.
Così la sua famiglia decide di andare al negozio di prodotti di bellezza, ma nessuna delle parrucche è perfetta. Determinata, la mamma se ne va con ciocche di capelli in mano, pronta a creare una parrucca colorata e vibrante come sua figlia.
Con testi incisivi di Trinity e DeShanna Neal è un’opera d’arte radiosa di Art Twink, My Rainbow è una celebrazione del mostrarci pienamente noi stessi .
Un bambino e la sua famiglia si divertono insieme a festeggiare il Pride Day: incontrano la nonna, fanno nuove amicizie e mangiano un gelato. Ma poi succede qualcosa di terribile: il loro cane si perde nella parata! Per fortuna, ci sono molte persone in giro ad aiutare a riunire il cucciolo alla sua famiglia.
Questo libro con l’alfabeto in rima racconta una storia vivace, con illustrazioni ricche e colorate che spingono i lettori a soffermarsi su ogni dettaglio mentre individuano gli oggetti che iniziano con ciascuna lettera dell’alfabeto. Un libro incoraggiante e inclusivo che offre uno scorcio gioioso di una parata del Pride e della vivace comunità che celebra questo giorno ogni anno.
Quest’ ultimo, in particolare, ha suscitato critiche da parte di alcuni genitori – e di un giudice della Corte Suprema per aver chiesto ai lettori di età compresa tra 3 e 4 anni di cercare, nelle pagine che raffiguravano i partecipanti a una parata dell’ orgoglio LGBTQ+, immagini che includevano “biancheria intima”, “pelle”, “anello al labbro”, “[drag] king” e “[drag] queen”.
Dopo aver fatto pressioni senza successo sul consiglio scolastico affinché ripristinasse le clausole di esclusione, un gruppo di genitori musulmani, cattolici e ortodossi etiopi ha intentato causa contro il distretto scolastico, sostenendo che l’ annullamento violi la garanzia del Primo Emendamento sul libero esercizio della religione.
Negli Stati Uniti, compresa la contea di Montgomery, esistono diffuse opzioni di esenzione offerte per le lezioni di educazione sessuale nelle scuole pubbliche, ma i tribunali federali hanno ripetutamente confermato i programmi scolastici pubblici nonostante le obiezioni di gruppi religiosi, confermando la discrezionalità delle scuole nell’impostazione dei corsi obbligatori.
La maggior parte dei principali gruppi educativi sostiene che consentire l’esclusione volontaria per contenuti di genere e sessualità potrebbe aprire la strada a esenzioni più ampie e potrebbe persino indurre alcuni genitori a voler esentare i propri figli da lezioni su attività come il pensiero critico, la lotta all’ abuso di droga o la Giornata della Terra.
Justin Driver, professore di diritto presso l’Università di Yale e uno dei massimi esperti di diritto dell’istruzione, che ha presentato una memoria di amico della Corte a sostegno del distretto scolastico di Montgomery, ha affermato che la decisione “riesce ad aprire il vaso di Pandora in innumerevoli aule delle scuole pubbliche del nostro Paese. Concede incautamente a genitori e studenti l’ autorità di porre il veto su singole lezioni e compiti scolastici, provocando così il caos educativo“.
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